Vitri “Oggi in Consiglio Regionale una prima promessa per le persone affette da fibromialgia”

Vitri “Oggi in Consiglio Regionale una prima promessa per le persone affette da fibromialgia”

Una risposta attesa da tempo da oltre trenta mila persone affette da fibromialgia nelle Marche

 

Una risposta attesa da tempo da oltre trenta mila persone affette da fibromialgia nelle Marche-dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri- tra le quali oggi alcune hanno voluto essere presenti in Consiglio Regionale ad Ancona per seguire la mia interrogazione, sottoscritta da tutto il Gruppo Pd Marche. Tre i quesiti posti all’Assessore Saltamartini: l’attivazione presso il Ministero della Salute e la Conferenza Stato-Regioni per l’introduzione della fibromialgia nei Livelli Essenziali di Assistenza, quali interventi di prevenzione, diagnosi e cura intendono attuare, nonché per favorire il loro inserimento nella vita lavorativa e sociale, ma anche l’introduzione di un’indennità regionale fibromialgia quale contributo per le spese delle terapie sostenute. Ho apprezzato- continua Vitri- l’impegno dell’Assessore Saltamartini a sollecitare il Ministero sull’inserimento di questa sindrome nei LEA, che significherebbe garantire alle persone affette dalla sindrome percorsi di presa in carico fin dalla diagnosi e quindi anche sostegno per le terapie, così come per eventuali progetti di inserimento nella vita lavorativa.

Tuttavia nessuna risposta è stata data sull’introduzione di un’Indennità regionale a beneficio delle persone affette da questa patologia, come hanno già disposto invece altre Regioni. La Sardegna ad esempio ha previsto un contributo di 800 euro a fondo perduto una tantum e senza rendicontazione, per ciascuno degli anni 2023 e 2024. La fibromialgia è una malattia a tutti gli effetti invalidante caratterizzata da dolori muscolari diffusi associati ad affaticamento, rigidità, problemi di insonnia, di memoria e alterazioni dell’umore. Ad oggi nella nostra provincia è un riferimento importante l’ambulatorio di reumatologia guidato dalla dottoressa Anna Di Carlo, dove esiste un sistema nell’ambito della medicina interna e day-hospital, che dal 2006 presta servizio di visite e prese in carico. Come reso noto dal direttore di reparto Samuele Bedetta, è già possibile prenotare una visita tramite CUP e, qualora sopravvenisse un’urgenza, è garantito il pronto intervento. Tuttavia sono ancora migliaia le persone, 9 su 10 donne, che vivono un doloroso calvario quotidiano a partire dalla difficoltà nell’ottenere una diagnosi della patologia. È quindi importante- conclude Vitri- che nel nuovo piano sociosanitario ci sia la dovuta attenzione per potenziare tutto il percorso di diagnosi, presa in carico e cura.

 

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