I costi dell’energia: il punto di Confartigianato

I costi dell’energia: il punto di Confartigianato

"Le giornate dell’energia" per risparmiare

di Ufficio Stampa

Uno dei fattori di costo più penalizzanti per i piccoli imprenditori è la spesa per l’energia, artigiani e piccole imprese, infatti, secondo il Centro Studi di Confartigianato, pagano l’elettricità 2 miliardi di euro in più rispetto ai loro colleghi europei a causa degli oneri fiscali e parafiscali sui consumi di elettricità che incidono per il 40,7% sull’importo finale in bolletta.
Per tale ragione Confartigianato ha chiesto la riforma del prelievo fiscale sull’energia per eliminare l’assurda disparità di trattamento fiscale che penalizza i consumi elettrici delle piccole imprese rispetto alle grandi aziende.
L’estate del 2018 è stata caratterizzata da un sensibile aumento del costo dell’energia elettrica per le piccole imprese, il rialzo nel  terzo trimestre dell’anno è determinato dall’aumento dei prezzi nei mercati all’ingrosso dell’energia su cui pesa l’accelerazione delle quotazioni del petrolio causata dalle tensioni internazionali; in particolare le tensioni per il periodo estivo sui prezzi a termine del gas e, di conseguenza, dell’energia elettrica. Così micro e piccole imprese pagano di elettricità, in media, 2.753 euro in più all’anno rispetto alle Pmi dell’area Euro con la conseguente compromissione della loro competitività. Il sovradimensionamento del prezzo dell’energia è causato dalle accise e oneri generali di sistema che pesano in media per 4.508 euro l’anno sul costo della bolletta. Ma in alcuni settori manifatturieri, come la lavorazione di gomma e plastica, possono anche superare i 18.000 euro l’anno. Si tratta, sostiene Confartigianato, di un prelievo distribuito in modo iniquo tra le diverse dimensioni d’impresa: sulle piccole aziende in bassa tensione che determinano il 27% dei consumi energetici pesa il 45% degli oneri generali di sistema, mentre per le grandi aziende energivore con il 14% dei consumi la quota degli oneri generali di sistema scende all’8%.
Il prezzo dell’energia elettrica per la piccola impresa in Italia è il secondo nell’Unione europea, dietro alla Germania. Tra gli altri maggiori competitor nell’area a valuta comune i prezzi in Spagna sono più allineati (+1,7%) alla media di riferimento mentre in Francia sono inferiori del 19,4%.
L’incidenza di oneri fiscali e parafiscali nell’Euro zona è del 31,6% del prezzo finale, mentre in Italia sale di quasi dieci punti e arriva al 40,7%.
Esiste però una soluzione evoluta per arginare i costi dell’energia costituita dai sistemi di acquisto in forma aggregata come i consorzi per l’energia operanti come gruppi di acquisto, punto di riferimento per conoscere, orientarsi e scegliere consapevolmente nella complessità del mercato energetico fortemente dinamico e condizionato da molteplici variabili.
In tema di energia, Confartigianato dedica una serie di giornate in cui cittadini ed imprenditori potranno usufruire della consulenza personalizzata e gratuita di esperti del Cenpi, il consorzio per l’energia di Confartigianato per verificare le opportunità di risparmio ed ottimizzare i costi in bolletta.
La prime due giornate di consulenza ed informazione con gli esperti Confartigianato sono in programma giovedì 13 settembre presso la sede Confartigianato di Cagli in via Don Minzoni 44 e lunedi 17 settembre presso la sede Confartigianato di Pesaro in Strada Statale Adriatica 35.
 
 

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