Fiorenzuola si racconta: l’800 svelato.

Fiorenzuola si racconta: l’800 svelato.

Un progetto di riscoperta e riordino dell’archivio di Fiorenzuola di Focara custodito in Biblioteca Oliveriana Sabato 4 maggio alle 17.00 a Fiorenzuola l’inaugurazione della mostra grafico – documentaria “en plein air” che racconta il passato del borgo con gli occhi del presente

 

 

Un viaggio multimediale per le vie di uno dei “borghi più belli d’Italia”: Fiorenzuola di Focara diventa teatro di Fiorenzuola si racconta: l’800 svelato, una mostra grafico – documentaria finanziata dalla Regione Marche e autorizzata dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica delle Marche che racconta i personaggi e le storie dell’antico Comune attraverso carte e documenti degli Archivi comunali custoditi in Biblioteca Oliveriana.

L’iniziativa nasce dal progetto di riordino e inventariazione del Fondo archivistico Fiorenzuola di Focara (Comune soppresso) e vede la sinergia tra Ente Olivieri, Comune di Pesaro, Quartiere 6, Isia Urbino, Liceo Artistico Mengaroni e Associazione Le Voci dei Libri Pesaro: sabato 4 maggio alle 17.00 a Fiorenzuola (Sala del Consiglio di Quartiere, Piazza Alighieri 1) avrà luogo l’inaugurazione della mostra, un suggestivo percorso en plein air tra strade e viuzze di Fiorenzuola di Focara articolato in banner illustrati dagli studenti dell’Isia e corredati da un qr-code che consentirà di ascoltare la “voce” di documenti e carte del XIX secolo, per immergersi nella cultura e nella storia della Fiorenzuola ottocentesca attraverso testimonianze vive e tangibili dell’epoca.

“Un progetto articolato, capace di coinvolgere tanti soggetti e soprattutto molti giovani studenti, permettendoci di scoprire e valorizzare uno spaccato di storia del nostro territorio emerso da un archivio finora inesplorato, grazie all’attento lavoro delle archiviste Nicoletta Biondi e Arianna Zaffini, coordinate da Simonetta Bastianelli” ha commentato Brunella Paolini, direttrice dell’Ente Olivieri e coordinatrice del progetto, ricordando la genesi della iniziativa, che ha potuto concretizzarsi grazie alla vittoria di un bando della Regione Marche relativo alla gestione degli archivi storici dei comuni, di cui l’Ente Olivieri è depositario dagli anni 50” promuovere l’iniziativa con mostra grafico documentaria nel luogo stesso in cui si sono svolte le vicende e le storie che abbiamo avuto modo di scoprire in oltre duecento buste di documenti è stato il naturale passo suc”.

Coordinatore del progetto accanto a Paolini, Fabio Costantini, gestione documentaria del Comune, ha specificato :“Presentare questa iniziativa di valorizzazione del patrimonio documentario è sia un’emozione che una scoperta: siamo partiti innanzitutto dalla curiosità di conoscere dei contenuti ignoti, ed è stata una sorpresa scoprire storie e personaggi appartenenti a un’epoca passata ma per certi versi così attuale: soprattutto ci ha colpito il forte senso di comunità che emerge dalle carte studiate, un sentimento che forse oggi sta venendo meno. Lo racconteremo attraverso gli occhi degli studenti dell’Isia di Urbino, il Liceo Aristico Mengaroni e Le Voci dei Libri, che abbiamo coinvolto per dare una voce e un volto a questa comunità così identitaria, vivendo il borgo nelle sue vie e le sue piazze, immergendoci in un contesto ambientale e paesaggistico unico. Un ringraziamento particolare va ai giovani illustratori coinvolti, che hanno saputo mostrare una straordinaria capacità di attualizzare contenuti storici provenienti da un passato così lontano, ma che evidentemente è ancora in grado di stupirci ed emozionarci”.

“Riordinare un archivio mai studiato è sempre un’esperienza sorprendente: eravamo totalmente ignari di ciò che quei faldoni potessero contenere” sottolinea Simonetta Bastianelli, archivista comunale responsabile della ricerca e dei contenuti espositivi del progetto “sono emerse tantissime vicende, aneddoti, curiosità legate a un secolo, l’Ottocento, che ha visto susseguirsi una molteplicità di eventi storici che si riflettono nei documenti studiati e analizzati; molteplici sono quindi le notizie che hanno meritato di essere approfondite e restituite nel percorso che andremo a inaugurare sabato”.

“Una collaborazione preziosa” prosegue Francesco Delrosso, docente di Isia Urbino “confrontarsi con gli archivi è una sfida, e i nostri studenti si sono potuti cimentare nell’interpretazione di contenuti storici andando a disegnare illustrazioni che potessero contestualizzarsi in un contesto ben preciso: ognuno di loro lo ha fatto attraverso un linguaggio personale, mettendo in gioco la loro personalità artistica”.

Gli audio fruibili tramite qr-code, che danno voce ai manifesti curati dagli studenti dell’Isia Urbino, sono stati registrati col contributo del Liceo Artistico Mengaroni, grazie alla collaborazione di Giuseppe Rondina, docente Audiovisivi, e del referente tecnico Andrea Solomita “ Far parte di questa iniziativa coi nostri linguaggi è stata una bella opportunità, nonché una sorta di battesimo: il nostro laboratorio di registrazione, destinato alla creazione di podcast, è stato realizzato da pochissimo, e quindi questo evento è un’inaugurazione anche per noi”.

Gli studenti dell’Isia che hanno partecipato al progetto sono Giulia D’Ambrosio, Beatrice Massei, Erica Mattia, Giulia Silipo, Emma Tonietto e Stefano Zurlo, mentre la Grafica e Website sono a cura di Rosita Botti e Giovanni Piccoli; le voci che racconteranno i documenti dell’archivio di Fiorenzuola appartengono alle Voci dei Libri Corrado Capparelli ed Eleonora Rubechi Mensitieri.

La mostra, che gode del patrocinio de Comune di Pesaro e si realizza nell’ambito delle manifestazioni di Pesaro 2024, sarà visitabile fino al 29 settembre 2024 e sarà corredata da un sito internet che fungerà da accompagnamento al visitatore.


 

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