Fano, “La Fabbrica del Carnevale”

Fano, “La Fabbrica del Carnevale”

Il maestro dell’architettura italiana nel mondo Italo Rota presenta le idee per il riuso del Sant’Arcangelo

 

“La fabbrica del Carnevale”. Questo il nome del progetto più avanguardista che Fano si prepara ad accogliere nei prossimi mesi e che prevede la ristrutturazione del complesso del Sant’Arcangelo. Il cuore di una più ampia strategia di sviluppo urbano che Fano intende realizzare insieme a Pesaro nell’ambito degli ITI - investimenti territoriali integrati che la Regione Marche pone a bando a valere sui fondi strutturali 2014-2020.
 
A firmare le idee per il riuso della struttura è uno degli architetti e designer più noti e apprezzati al mondo: Italo Rota.
 
“Sono fiero di annunciare una delle collaborazioni più prestigiose che la città della Fortuna abbia mai avuto” ha detto il vice sindaco e assessore alla Cultura del Comune di Fano Stefano Marchegiani che, nei giorni scorsi, ha incontrato il maestro per un sopralluogo al complesso.
 
 “Volevamo qualcosa di particolare – aggiunge - per dare valore e nuova vita a un edificio storico nel cuore della città. Il rimando, ambizioso, è andato subito al grande maestro Italo Rota”.
 
Famoso al grande pubblico, Rota è anche l’autore del Museo del Novecento di Milano, della promenade del Foro italico di Palermo (per la quale ha ottenuto la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana per gli spazi pubblici nel 2010), dell’illuminazione di Notre Dame e del lungo Senna a Parigi. Sua anche la sistemazione urbana del centro di Nantes, il nuovo allestimento del Musée d’Orsay (insieme a Gae Aulenti) e del recente padiglione Kuwait per Expo 2015. Sua è anche la collaborazione con Roberto Cavalli, per il quale ha realizzato numerose boutique e la seducente residenza estiva fiorentina.
 
La sua originalità, la sua ricerca costante dei materiali, dell’uso sapiente delle energie rinnovabili e della luminosità, sono i fili su cui sono intessute le idee per il riuso del palazzo collocato nel cuore del centro storico, in corso Matteotti 66, ex sede di uffici comunali e associazioni locali. Per la struttura è prevista una riorganizzazione degli spazi che si annuncia caratterizzata da un design impeccabile e da un’audace particolarità. 
 
Italo Rota, sale e scende dagli aerei in continuazione, la sua vita e i suoi lavori sono un viaggio continuo tra le metropoli di tutto il mondo. E allora perché questo progetto? Perché Fano?
 
“Perché mi è stato chiesto, in maniera intrigante, non di creare una semplice architettura, piuttosto di ideare una nuova storia. Ritengo che il Sant’Arcangelo potrà diventare una delle conferme della ripartenza italiana. Un Paese che sta sollevandosi, al di là di tutti i piagnistei e di chi pensa non sia vero. Le mie idee e il progetto di Fano rappresentano un modo per partecipare a questo importante cambiamento”.
  
Della struttura di corso Matteotti l’architetto e designer precisa: “È una struttura che ha un ‘super posizionamento’ nella città e che presenta tutte le caratteristiche per funzionare come laboratorio. Ho pensato a un luogo in cui apprendere nuovi mestieri, creare, usando il pretesto e prendendo spunti dal Carnevale e dalla storia dell’evento più antico d’Italia. Sono una serie di idee difficili da descrivere, perché difficile è parlare di architettura, bisogna vederla e, soprattutto, viverla”.
 
Il nuovo spazio sarà presentato alla cittadinanza sabato 5 marzo, alle 17, nella sala Verdi del Teatro della Fortuna di piazza XX Settembre: “Non parliamo di pubblico – aggiunge Rota – i presenti saranno cittadini chiamati a dire la loro, a proporre soluzioni ed esigenze. Saranno fanesi chiamati a prendere decisioni”.
 

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