DICHIARAZIONI

DICHIARAZIONI

DANIELE VIMINI Assessore alla Bellezza e vice sindaco comune di Pesaro

«È molto importante la dimensione plurale che lega costa e aree interne, un ulteriore segnale in linea con la nostra visione di capitale italiana della cultura che non si fermerà alla provincia di Pesaro Urbino, ma intende coinvolgere anche tutte le Marche. Alte Marche Altra Musica è dunque uno strumento fondamentale che parla la stessa lingua de “la natura della cultura”, sottolineato dal fatto che il festival parte da Fiorenzuola di Focara, uno dei luoghi della sostenibilità, nonché uno degli affacci più belli sul mare del nostro territorio».

DANIELE TAGNANI Sindaco di Frontone

«Pesaro ha avuto il grande merito di lanciare questa sfida a tutto il territorio provinciale, coinvolgendo anche i piccoli comuni e questa cosa ci riempie di orgoglio perché è un ottimo biglietto da visita. “Coltivare” la cultura è molto importante per noi e siamo felici che dopo aver ospitato concerti in splendidi scenari, come quello del nostro castello, quest’anno saremo in “alta quota”, ovvero a 1400 metri di altitudine sul Catria, per un evento culturale davvero di “livello”».

DANIELE BONAZZOLI, Presidente del municipio di Monteciccardo, ha sottolineato la necessità di ripartire e lo spirito di Alte Marche può unire perfettamente la natura delle campagne alla storicità del conventino.

ERIKA POSSANZA assessore cultura Arcevia

«Per noi è ormai un appuntamento imperdibile che, grazie alla collaborazione di un intero territorio, ci permette di superare le difficoltà economiche di gestione dei piccoli comuni.

Dall’anno scorso abbiamo voluto ritrovare il senso originale del festival così come lo abbiamo ereditato, proponendo gli spettacoli nei luoghi magici dei nostri 9 castelli.

VIVIANA BUCCI, coordinatrice del festival, ha sottolineato la vicinanza concreta tra Lombardia e Marche, così come i rapporti con quelle fondazioni straniere che promuovono la loro cultura all’estero, come nel caso, quest’anno, della fondazione svizzera. La sinergia con Musicamorfosi permette infatti di promuovere il festival fuori dai confini marchigiani, per un pubblico sempre più attento ad un turismo culturale.

SAUL BERETTA, direttore artistico di Musicamorfosi e del festival, ha dichiarato: «La nostra associazione è arrivata nelle Marche spinta da un desiderio e una profonda conoscenza del territorio. Portiamo una competenza locale e un respiro internazionale con le medesime modalità con cui lavoriamo con successo in Lombardia dagli inizi del 2000. Il programma è come sempre variegato, adatto a tutti i palati e di grande caratura internazionale in un percorso che facciamo insieme ai cittadini che abitano il territorio, ma che risulta sempre di particolare attrazione per un pubblico molto vasto. Dall’incantevole fado di Luna Pena, un concerto che è quasi un’esperienza mistica, a quello struggente e malinconico dei Balcani di Damir Imamovic. Dall’incredibile tromba di Giovanni Falzone alle eccellenze di due formazioni svizzere di grande qualità, passando per il legame artistico e spirituale tra il chitarrista milanese Valerio Scrignoli e il giovane talento di Urbania Patrick Antoniucci, entrambi espressione di questo legame tra Lombardia e Marche». 

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