Con Marta Bevilacqua cala il sipario sulla XVII edizione di "Hangartfest"

Con Marta Bevilacqua cala il sipario sulla XVII edizione di

Al Teatro Maddalena gli ultimi appuntamenti del Festival e preparativi per la nuova stagione, grande attesa per il debutto di HOMING, il nuovo lavoro della coreografa che completa così il suo triennio di residenza

VENERDÌ 2 OTTOBRE, SABATO 3 e DOMENICA 4 (repliche), alle ore 21.00, al Teatro Maddalena
andrà in scena la prima assoluta di HOMING, l’ultimo lavoro di Marta Bevilacqua co-prodotto da Hangartfest in collaborazione con la Compagnia Arearea, spettacolo che chiuderà anche il triennio di collaborazione produttiva con l’artista residente.
HOMING, è un giardino naif, morbido e luminosissimo in cui riscopriamo la coreografa in un assolo come unica e assoluta protagonista. La performance descrive la capacità di certi animali di fare ritorno ai luoghi familiari. Gli uccelli migratori, a differenza nostra, partono quando devono partire e tornano quando è il momento di tornare. Tutti abbiamo una casa dentro di noi, intima, ed è per tutti in un posto diverso. Può coincidere con il luogo dove si nasce, ma non è detto, non sempre è così. Gli animali diventano un pretesto per parlare di spostamenti, di punti di vista e metamorfosi, di natura come luogo da abitare profondamente. Costi quel che costi.
Segnaliamo anche SABATO 3 OTTOBRE, ore 11.00, al Ludicanto Caffè l’APERITIVO CON L’ARTISTA condotto dal critico Silvia Poletti che si intratterrà con Marta Bevilacqua. L’ingresso è gratuito su prenotazione obbligatoria.
Si chiude così, in bellezza, la XVII edizione di HANGARTFEST, festival di danza contemporanea, sostenuto dal MIBACT, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro che in 5 settimane ha ospitato nel centro storico di Pesaro 22 eventi di cui 18 spettacoli con 11 debutti nazionali, 9 prime assolute e 3 co-produzioni, accogliendo oltre 100 artisti provenienti da 13 nazioni: Italia, Israele, Spagna, Francia, Germania, Polonia, Danimarca, Grecia, Repubblica Ceca, Lituania, Canada, Argentina e Colombia.
Un bilancio più che positivo sia in termini di partecipazione degli spettatori, che hanno potuto recuperare almeno in parte i pochi posti a disposizione grazie alle repliche previste per quasi tutti gli spettacoli, sia per riscontro di critica che ha confermato anche quest’anno l’attenzione rivolta al Festival.
Nonostante alcune modifiche apportate al programma iniziale, come la cancellazione della serie di eventi legati al focus israeliano, sostituiti con la rassegna di video danza Interfaccia Digitale, il Festival non ha rinunciato a presentare un programma di qualità.

«La grande soddisfazione - dice Antonio Cioffi, direttore artistico del Festival - è stata quella di essere riusciti ad offrire anche quest’anno alla città cinque settimane di spettacoli dedicati alla danza contemporanea, tornando ad accogliere il pubblico a teatro. È stata una piacevole conferma scoprire il rinnovato entusiasmo degli spettatori che hanno riempito, con la loro presenza e i loro applausi il teatro, pur sapendo che le rigide misuse di prevenzione anti-Covid attuate dai luoghi di spettacolo dal vivo non avrebbero facilitato il ritorno del pubblico. Ciò nonostante, abbiamo constatato una totale e paziente collaborazione da parte delle persone, rispettose dei protocolli imposti dalle normative per poter nuovamente godere degli spettacoli in presenza e della bellezza che solo il teatro dal vivo riesce a trasmettere».
Ma la XVII edizione di HANGARTFEST segna anche una svolta per Pesaro, poiché - come dichiarato dall’Assessore alla Bellezza Daniele Vimini in apertura del Festival - con essa prende vita un nuovo teatro nel cuore della città: TE.MA Teatro Maddalena, sede del Festival e spazio teatrale permanente dedicato alla danza contemporanea, affidato alle cure dell’Associazione Hangartfest.
«Possiamo dire - aggiunge Cioffi - che non dovremo attendere la prossima edizione del Festival per assistere a nuovi eventi alla Maddalena, ma che già dalle prossime settimane daremo vita ad un palinsesto di attività dedicate alla danza quali spettacoli, restituzioni pubbliche, sharing, laboratori e residenze creative. Daremo spazio anche ai giovani performer del territorio e rinnoveremo i programmi di sensibilizzazione del pubblico, che consideriamo molto importanti».
 

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