di Ufficio Stampa

Sembrava quasi fatta e invece no. I balneatori della provincia di Pesaro e Urbino e delle Marche, così come i loro colleghi di tutta Italia hanno visto confermate le previsioni della vigilia. La legge delega sulla riforma delle concessioni demaniali, già approvata dalla Camera, è stata definitivamente bloccata in Senato e dunque non avrà alcuna possibilità di essere approvata entro la fine della legislatura. Tra l’ostruzionismo delle opposizioni e posizioni ambigue all’interno della maggioranza, si è arrivati a far slittare il provvedimento che sembrava arrivato ad un passo dall’approvazione. Alla base insomma sembrano esserci come sempre motivazioni squisitamente politiche piuttosto che di merito.

Ma CNA Balneatori, che aveva chiesto di essere ascoltata in Senato per spiegare le proprie richieste e cercare di modificare il decreto stesso in più punti, non abbasserà la guardia: continueremo a sostenere le legittime richieste della categoria come è stato più volte deliberato dalle nostre Assemblee nazionali.

La presidente nazionale di CNA Balneatori, Sabina Cardinali commenta: “Non si poteva approvare una legge senza la continuità aziendale per l’attuale comparto balneare italiano. Non si può fare a meno di ascoltare chi rappresenta 30 mila imprese e altrettante famiglie che vivono nell’incertezza del proprio futuro e del proprio lavoro da più di dieci anni; scongiurando aste ed evidenze pubbliche. Occorre ridare stabilità e far ripartire gli investimenti. Per questo bisogna aprire un confronto serio e risoluto in Europa sulla Direttiva Servizi, la cosiddetta Bolkestein, per evidenziarne la non inerenza e applicabilità al settore con particolare riferimento alla realtà italiana. Lo abbiamo affermato in Assemblea nazionale a Rimini e continueremo a lottare per affermare il legittimo affidamento delle concessioni”.