Andreolli: “Piano spiaggia da rivedere e correggere”

Andreolli: “Piano spiaggia da rivedere e correggere”

“Un piano spiaggia davvero deludente, da rivedere e da correggere”.

“Un piano spiaggia davvero deludente, da rivedere e da correggere”. 

E’ questo il giudizio del consigliere comunale Andreolli Dario dopo la presentazione del piano spiaggia avvenuta ieri in commissione. 

“Ho letto le polemiche che si sono accese in questi giorni e davanti alla presentazione delle linee guida ho finalmente capito le ragioni. Il giudizio positivo sulle condivisibili norme di semplificazione contenute all'interno del nuovo piano di utilizzazione delle spiagge viene cancellato da alcune scelte incomprensibili e dannose. 

La discutibile scelta di permettere a tutti i bagnini di realizzare un ristorante all'interno del proprio stabilimento non solo rischia di scatenare un’eccessiva offerta con conseguenze non secondarie per il mondo della ristorazione, ma produrrà un aumento della cementificazione della spiaggia di quasi 800 metri (15 metri quadrati a stabilimento). 

Inoltre anche in vista della possibile entrata in vigore della direttiva Bolkenstein nel 2020 questa modifica rischia di favorire l’ingresso di grossi investitori e multinazionali italiane e straniere in questo settore, cambiandone la sua attuale vocazione finalizzata soprattutto all’accoglienza e non al business.

Ritengo – aggiunge Andreolli  - sbagliata la possibilità di costruire due ristoranti nuovi nelle spiagge libere, uno a Baia Flaminia e l'altro Sottomonte, di fatto utilizzando e cementificando anche parzialmente aree pubbliche per 1200 m². Questa operazione, che ridurrà comunque la superficie della spiaggia libera, viene fatta con la scusa di realizzare qualche bagno pubblico e qualche doccia che poi rischiano di essere utilizzate solo dai clienti di tale ristorante. 

Dulcis in fundo la spiaggia per i cani per la quale si era speso l’intero consiglio comunale si trasformerà in una nuova, ulteriore concessione a Baia Flaminia, di fatto in una spiaggia a pagamento e per pochi. Ci saremmo aspettati da questa giunta un progetto innovativo e partecipato che coinvolgesse le associazioni animaliste che più volte avevano dimostrato l’interesse nell’occuparsi di tale progetto”.  

“Sarebbe meglio che il sindaco e l'assessore – conclude il consigliere - al posto di utilizzare le parole “velocità e rapidità” come vessillo da sbandierare, coinvolgessero molti di più gli operatori del settore e tutti i soggetti economici che operano per rendere competitiva l’offerta ricettiva e turistica del nostro territorio. Al posto di lanciarsi in progetti di dubbia utilità, occorre ascoltare i suggerimenti, grandi e piccoli, per risolvere le problematiche che ogni bagnino si è trovato ad affrontare in questi anni nei quali il piano spiaggia vigente li ha costretti spesso a vivere tra le complicazioni di lunghi iter burocratici ed incomprensibili impedimenti normativi”.

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