Promosso da Lions Club Pesaro Host e Leo Club, il progetto è sostenuto dall’assessorato alla Crescita e Gentilezza, con il patrocinio della Regione
L’iniziativa di prevenzione dei disturbi di ambliopia coinvolge i bambini di 4-5 anni della città
Si rivolge ai nati nel 2018 il progetto “Sight for Kids”, screening gratuito sull’ambliopia promosso da Lions Club Pesaro Host e Leo Club con il supporto dell’assessorato alla Crescita e alla Gentilezza del Comune di Pesaro e con il patrocinio della Regione Marche.
«Orgogliosa e felice – ha detto Camilla Murgia, assessora alla Crescita e alla Gentilezza - di come la città continui a sorprendere attuando iniziative e gesti volti al prendersi cura delle nuove generazioni. Dopo lo stop imposto dal covid questo è l’anno scolastico in cui riprende lo screening. Un’azione importante che interpreta il ruolo di prevenzione svolto dai Servizi educativi e che consente a tutte le bambine e i bambini della città con possibili problematiche dell’“occhio pigro” di essere intercettati nei tempi giusti e inseriti in percorsi strutturati di cura. Grazie a Lions e Leo Club per l’impegno e la passione».
Per Nicola Baiocchi, consigliere regionale, è «Una bellissima iniziativa, esempio di come i privati e le associazioni possano dare il proprio contributo alla sanità pubblica ed essere un suggerimento anche per altri territori. Sono felice di aver dato un piccolo contributo a un progetto che riesce a coinvolgere una categoria di professionisti particolare e poco numerosa, gli ortottisti, e a cui auguro un buon lavoro».
Paola Righetti, presidente Lions Club Pesaro Host: «Orgogliosi di riprendere un servizio che interpreta la mission del club. Nel pesarese, come Lions, ci siamo attivati con l’istituzione e la creazione di Casa “Lions” Tabanelli, abbiamo dedicato particolare attenzione al settore della cultura (a breve presenteremo il restauro del coro ligneo della Chiesa di Sant’Agostino) e abbiamo ideato e messo in campo questo progetto di prevenzione a cui teniamo in maniera particolare». “Sight for Kids” si propone «di contribuire alla tempestiva identificazione di deficit visivi nei bambini realizzando uno screening tra coloro che frequentano il secondo anno della scuola dell’infanzia con visite gratuite a cura di specialisti. Nel caso in cui vengano rilevate criticità, si invitano le famiglie a richiedere eventuali approfondimenti diagnostici. Se individuate in età precoce, le problematiche sono risolvibili con poche cure» spiega Renato Zampetti, responsabile progetto, Lions Club Pesaro Host.
Avviato il 12 aprile, nelle scuole dell’infanzia di Pesaro, “Sight for Kids” ha già permesso che l’equipe - formata dalle ortottiste Chiara Marchio, Alessandra Renganeschi e Silvia Fiorini - svolgesse 121 visite e segnalasse (tramite la scheda di valutazione dell’esame per i genitori) 30 casi meritevoli di approfondimento prima dell’ingresso alla primaria e 20 casi con criticità da approfondire in tempi brevi. Quella 2022/2023 è la terza edizione di “Sight for Kids” a cui, ad oggi, partecipano tutte le scuole dell'infanzia comunali (13, 207 adesioni) grazie anche al contributo operativo del Leo Club, come ricordato dal presidente Sergio Luzi Fedeli, presidente Leo Club: «I nostri soci sono sensibili al tema, anche per la loro fascia d’età (dai 18 ai 30 anni), e sempre molto attivi alle diverse attività proposte come lo screening ma anche per le raccolte di occhiali usati».
I promotori sono al lavoro per effettuare lo screening anche nelle scuole statali (già confermati 3 istituti comprensivi, 41 adesioni) e nelle paritarie, per coinvolgere la totalità degli istituti comprensivi di Pesaro, come già avvenuto nelle due edizioni pre-covid (anno scolastico 2017/2018 e 2018/2019).
«Le insegnanti – hanno spiegato Simona Bertozzini e Lucia Farina, coordinamento Pedagogico dei Servizi educativi - hanno accolto con slancio un’iniziativa ormai “rodata” e hanno individuato in ogni plesso, uno spazio a uso esclusivo dell’equipe. Anche le famiglie apprezzano il progetto che fornisce un servizio di prevenzione importante e traversale: realizzare le visite all’interno dell’ambiente scolastico permette di arrivare a tutti, anche a coloro che non hanno contatti con studi medici e di farlo in un ambiente in cui i piccoli si sentono a loro agio».