Le parole del Direttore Confcommercio Pesaro e Urbino
Le aziende che in queste settimane sono chiuse a seguito delle disposizioni emanate per contenere l’espansione del COVID-19 e che vivono nel terrore di una ripartenza che si allontana giorno dopo giorno;
preoccupate perché da tanto tempo chiuse senza possibilità di generare quella “cassa” quotidiana che rappresenta la loro sopravvivenza; le imprese che non potranno ripartire normalmente nemmeno quando sarà finita l’emergenza epidemiologica (perché il turismo, i viaggi ed i consumi conseguenti non ripartiranno subito)
HANNO UN ALTRO GRANDE NEMICO: LA BUROCRAZIA E L’INEFFICIENZA della macchina pubblica.
Già si è detto della Piattaforma INPS : delle disfunzioni , le difficoltà di collegamento , la violazione della privacy , l’impossibilità di presentare le istanze per il “ bonus partite iva “ etc....MA CHE DIRE DELLA REGIONE MARCHE ? Il portale COMARCHE , cioè il sito del “Sistema informativo delle comunicazioni telematiche “ della Regione Marche a cui bisogna presentare le domande per l’ ottenimento de.lla cassa integrazione in deroga non funziona quasi mai , costringe le aziende ed i consulenti e le Associazioni a tentare orari impossibili per cercare di inviare una domanda.
Questa mattina il nostro personale di Confcommercio dalle 4 alle 6 ( si , proprio dalle 4 di mattina per cercare di aiutare le imprese ) è riuscito nella TITANICA IMPRESA di presentare DUE ( dico DUE ) domande di CIG in deroga. Alle 6 , poi, COMARCHE HA SMESSO DI FUNZIONARE.
E come se non bastasse la procedura regionale prevede UDITE UDITE l’inserimento di una marca da bollo da 16 euro!
Mentre la Ministra Catalfo scrive che “ le aziende che presenteranno la domanda alle Regioni non dovranno pagare l’imposta di bollo prevista dalla vecchia normativa”.