Prosegue la crisi nel comparto edile pesarese

Prosegue la crisi nel comparto edile pesarese

Rilanciare gli appalti pubblici a portata di piccola impresa e sostenere le ristrutturazioni e riqualificazione del nostro patrimonio edilizio

L’analisi dei più recenti dati sull’andamento dell’edilizia confermano il perdurare di una crisi che, ormai, in Europa, riguarda soltanto l’Italia. Già nel Febbraio scorso era stato certificato un calo della produzione edile, rispetto allo scorso anno, pari al 5,8% mentre l’Europa fa registrare un tasso di crescita medio dell’1,6% con punta massima per la Spagna (+14,7%).

Nonostante ormai, tutti gli indicatori economici (Pil, investimenti esteri, produzione industriale ecc.) hanno fatto registrare una significativa inversione di tendenza, purtroppo la flessione del settore edile non accenna ad arrestarsi, tanto che anche nel 2014 ed ancora nel primo semestre 2015 il settore vede una riduzione di imprese nelle costruzioni -207 (oltre 5.500 ditte nel sistema casa), -62 (2.300) nelle attività immobiliari e di commesse di lavoro.

Secondo Anaepa Confartigianato – Zona Territoriale di Pesaro-Urbino bisogna puntare, senza ombra di dubbio, sulla rigenerazione sostenibile delle città e dei territori, sulla riqualificazione della aree dismesse, dei centri storici, sul recupero dell’esistente, sull’efficientamento energetico, sulla bioedilizia ecc. Vanno, pertanto, mantenuti ed incrementati gli incentivi fiscali a sostegno della domanda privata, senza i quali la crisi sarebbe stata ancora più grave.

Si confida, inoltre, che a trasformazione dei contratti a tempo determinato in rapporti di lavoro stabile, favorita dal “Job Acts”, e l’annunciata abolizione dell’Imu sulla prima casa, contribuiscano a garantire un minimo di ripresa del settore edile.

Sempre per quanto riguarda la domanda privata Anaepa Confartigianato auspica che, in conseguenza del clima di maggiore fiducia creatosi, in seguito alla già citata inversione degli indicatori economici, i piccoli proprietari di immobili utilizzino le agevolazioni del “piano casa regionale” molto di più di quanto non abbiano fatto fino ad ora. Come è, ormai, risaputo con la legge di assestamento di bilancio la Regione Marche ha prorogato le agevolazioni del “piano-casa regionale” fino al 31/12/2016 introducendo la possibilità di trasformare i sottotetti, di aumentare e frazionare le unità immobiliari ed aumentando da mq.70 a mq.100 la superficie massima delle pertinenze accorpabili agli edifici principali nelle zone agricole. Per Anaepa Confartigianato, considerando il clima di maggiore fiducia e i segnali di ripresa economica, le agevolazioni previste dal piano-casa, rese ancora più appetibili dalle modifiche introdotte dalla Regione, potrebbero contribuire al rilancio dell’edilizia marchigiana.

Infine Confartigianato Edilizia ritiene indispensabile incrementare la domanda degli investimenti pubblici; a tal fine va modificato, il prima possibile, il patto di stabilità interno al fine di consentire l’utilizzo dei fondi disponibili che gli enti locali non possono spendere. Alla riqualificazione degli edifici scolastici, al recupero dei centri storici debbono, per forza di cose, seguire altri programmi infrastrutturali e di manutenzione del territorio utili alla comunità civile e, nel contempo, al rilancio del settore delle costruzioni. Il tutto con appalti a portata di piccola impresa onde favorire il lavoro alle imprese del territorio che hanno una grande capacità e professionalità  

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