La candidatura delle città di Rossini e Raffello a Capitale europea della Cultura raccoglie il sostegno della CNA
La candidatura delle città di Pesaro e Urbino a Capitale europea della cultura 2033 trova il sostegno convinto della CNA di Pesaro e Urbino.
Si tratta di un’occasione e di un’opportunità straordinaria per tutto il territorio e per la nostra provincia. Non è solo una questione di marketing, ma anche di sostanza e di unità di intenti e di cambiamento culturale.
L’accoppiata Pesaro e Urbino, nel segno dell’Unesco, che potrà spendere due tra i più importanti nomi del patrimonio culturale italiano (Rossini e Raffaello), potrà diventare strategico per l’ottenimento dell’importante riconoscimento.
“Sarà un importante obiettivo - dice il segretario della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni - al quale lavorare tutti con impegno. Tanto più considerato il peso che la cultura sta assumendo in questi anni anche dal punto di vista economico-occupazionale. Il sistema produttivo culturale e creativo – lo certificano i numeri - incide sempre più sulla spesa turistica.
Lo dimostrano anche dati recenti che indicano come la provincia di Pesaro e Urbino sia la seconda delle Marche dove i turisti hanno speso di più in cultura con il 62,8 per cento di spesa turistica attivata dalla cultura. Prima nelle Marche si è piazzata Macerata con il 63,8%. A certificarlo il Centro studi della CNA che ha elaborato i dati di Symbola e Unioncamere.
“La cultura crea ricchezza - dice il segretario della CNA di Pesaro e Urbino, Moreno Bordoni - e questo non è più un mistero. Anzi. Il nostro sistema produttivo si sta trasformando definitivamente e cultura, turismo enogastronomia sono gli unici settori che continuano a crescere. Basti pensare che le imprese culturali e creative marchigiane nel 2018 hanno prodotto un valore aggiunto di 2,2 miliardi di euro pari al 6 per cento dei 37,4 miliardi prodotti dall’economia della regione”.
“Ecco perché - conclude il segretario della CNA - sosteniamo convintamente questa candidatura”.