Il sindaco del Comune di Terre Roveresche: "Riqualifichiamo il patrimonio dell’ERAP"

Il sindaco del Comune di Terre Roveresche:

Antonio Sebastianelli chiede la possibilità di avere in proprietà e gestione vari immobili dell’ERAP

di Antonio Sebastianelli - Sindaco del Comune di Terre Roveresche

L’emergenza abitativa dei nuclei famigliari (o dei singoli) in condizioni di disagio socio-economico è in crescita anche nel Comune di Terre Roveresche. È un problema sentito da questa amministrazione, come ci dice il Sindaco Sebastianelli, in quanto nelle nostre linee programmatiche e di mandato vogliamo sostenere e creare una comunità il più inclusiva possibile. In questa direzione va la proposta dell’Amministrazione Comunale di Terre Roveresche nella quale chiede all’ERAP la possibilità di avere in proprietà e conseguentemente la gestione di vari immobili dell’ERAP sparsi sul territorio comunale e che ad oggi sono inagibili e quindi inutilizzabili (ne abbiamo 2 solo nell’ex Comune di San Giorgio di Pesaro) e almeno altri 6 sparsi nel territorio degli altri ex Comuni di Barchi, Piagge e Orciano di Pesaro.
L’idea è quella, viste le difficoltà degli enti regionali di effettuare investimenti significativi sul patrimonio abitativo di proprietà di questi ultimi, di investire direttamente utilizzando parte dell’avanzo di amministrazione derivante dalla gestione del Comune di Terre Roveresche (cioè quella generata dalla gestione dal 01.01.2017, anno della nascita del nostro nuovo Comune) o altri fondi specifici. Successivamente tali immobili ristrutturati e resi nuovamente agibili, saranno dati in locazione alle famiglie richiedenti con disagio socio-economico. Tutto questo a patto che il Comune di Terre Roveresche abbia la proprietà di questi immobili e la relativa gestione. Gli obiettivi di questa proposta, che potrebbe sembrare provocatoria, invece ci permetterebbe di raggiungere un duplice obiettivo: il primo di rispondere al bisogno di abitazioni a famiglie e/o persone con disagio socio-economico o in situazione di sfratto (che in parte già aiutiamo con contributi specifici che il Comune investe). Il secondo ci permettere di riqualificare questi immobili oggi inagibili e inutilizzati che a lungo andare oltre a ledere il decoro urbano possono portare a problemi di pubblica incolumità.
La proposta è stata lanciata alla Regione e all’ERAP. Vediamo gli sviluppi.

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