Baldassarri: "Sul Mississippi l'amministrazione comunale ha compiuto un vero e proprio blitz all'insaputa dei cittadini"

La vicenda del bando del Mississippi ha assunto contorni grotteschi e al limite dell'assurdo. Già in passato avevamo denunciato la totale mancanza di trasparenza da parte dell'amministrazione comunale e un tentativo di portare avanti questa partita, di importanza strategica per il futuro di Gabicce, in totale sordina, limitando al minimo indispensabile ogni tipo di comunicazione. Ora dobbiamo constatare che le nostre profezie si sono tristemente avverate. Quello portato a termine nelle ultime settimane dall'amministrazione comunale gabiccese, in merito al bando di concessione del nuovo impianto dal valore di quasi 2 milioni euro, è stato un vero e proprio blitz, condotto all'insaputa della stragrande maggioranza della cittadinanza. Ci domandiamo: quanti gabiccesi avevano contezza del fatto che in questi giorni si è riunita la commissione giudicatrice che di fatto ha decretato l'assegnazione della gestione della pertinenza del Mississippi? Noi consiglieri abbiamo potuto apprenderlo nel corso dell'ultima seduta del Consiglio comunale, solo dopo un pressing lungo e asfissiante e dopo aver presentato una vera e propria raffica di interrogazioni. Siamo letteralmente caduti dalle nuvole. Lo stesso sindaco Pascuzzi, anziché fornirci maggiori delucidazioni, ha lasciato l'aula facendo spallucce, affermando di avere altri impegni (come se il Consiglio comunale e le legittime richieste di chiarimenti da parte dei consiglieri fossero questioni di scarsissimo interesse) e glissando completamente sul tema.  Qualche giorno dopo, leggendo i giornali, ecco la sorpresa: l'11 agosto prossimo il Mississippi sarà ufficialmente inaugurato. Solo ora, a meno di una settimana di distanza dal taglio del nastro, sui social abbiamo incominciato a vedere le prime locandine. Ci domandiamo: è questa la modalità di comunicare alla popolazione delle novità riguardanti un'opera centrale per lo sviluppo economico e turistico della nostra città? Un'opera per la cui realizzazione sono state investite risorse pubbliche per quasi 2 milioni di euro? Per carità, non contestiamo la procedura adottata dall'amministrazione, che è perfettamente a norma di legge. Su questo non abbiamo nulla da eccepire, in quanto sono state rispettate le normative. Noi contestiamo le modalità e la totale mancanza di trasparenza. Dopo che il primo bando di gara è andato deserto a seguito del ritiro dell'unica offerta pervenuta, a inizio luglio si è proceduto, come previsto dalle normative, a indire una procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando di gara per l'affidamento della concessione di fruizione e valorizzazione della pertinenza del Mississippi. A parte l'obbligatoria pubblicazione sull'albo pretorio (complicatissima da trovare se non dopo una affannosa caccia al tesoro nei meandri del sito web istituzionale dell'ente), è stata forse prevista una qualche forma di comunicazione o promozione della procedura? La risposta è no. Non un comunicato stampa. Non un post su Facebook. Non una mezza notizia in prima pagina sul sito del Comune. Non un manifesto. Non una mezza riga sui media locali. Niente di niente. Un silenzio totale e quasi assordante. E' questo il rispetto per i nostri cittadini? Questo il rispetto per gli imprenditori e le associazioni che operano sul territorio? E pensare che l'accordo con il Comune di Cattolica per lo show pirotecnico di Ferragosto è stato pubblicizzato in pompa magna, con una valanga di articoli sui giornali e i soliti toni trionfalistici. Alle gare previste per l'assegnazione del Mississippi, invece, nemmeno un vago accenno. D'altra parte noi lo avevamo già previsto a suo tempo: da questa vicenda sarebbe emersa in maniera evidente la totale mancanza di condivisione dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Pascuzzi. Mai avremmo creduto, tuttavia, che potessimo arrivare fino a questo punto. Ora non ci restare che sperare che l'amministrazione comunale tenga fede agli impegni presi nei mesi scorsi, vigilando affinché venga preservata la rilevanza pubblica del Mississippi (e affinché non venga trasformato, ad esempio, in un maxi ristorante con oltre 200 posti).

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