Attentato a Tunisi, Drudi: "Azione scioccante A rischio anche interessi economici pesaresi"

Attentato a Tunisi, Drudi:

Forte preoccupazione della Camera di Commercio

di Camera di Commercio PU

Esprime "forte preoccupazione" il presidente della Camera di Commercio di Pesaro Urbino, Alberto Drudi, all'indomani dell'attentato terrorista al museo Bardo di Tunisi, che ha fatto vittime anche tra i turisti italiani. "Sono immagini scioccanti - ha aggiunto -, lontanissime da quella festa di civiltà che si era respirata, proprio a Tunisi, esempio di massima democrazia e non violenza, in occasione dell’inizio della 'primavera araba'". A fine 2011, proprio a conclusione del percorso democratico compiuto, la Tunisia era stata identificata, insieme ad altri Paesi del Nord Africa, come uno dei mercati di sbocco più interessanti per le aziende pesaresi: "Per meccanica, edilizia e arredamento - ha sottolineato Drudi – la Tunisia è un terreno fertile, perché sta puntando a modernizzarsi anche dal punto di vista infrastrutturale e ha bisogno di prodotti e know how qualificati, anche perché soprattutto i nuovi insediamenti turistici si rivolgono a una clientela internazionale. Purtroppo, credo che i terroristi vogliano proprio colpire questo settore, ricco e di grande richiamo, dove tra l'altro opera con successo un nostro importante tour operator, impoverendo i tunisini e ricacciando così indietro il processo democratico avviato con successo".

"Dopo le sanzioni alla Russia, le difficoltà in cui versa l'Ucraina e la situazione drammatica in Libia - ha aggiunto il presidente dell'ente camerale - c'è il serio rischio che le imprese italiane che operano anche con la Tunisia siano costrette a fare passi indietro, abbandonando un'altra opportunità di business". L'auspicio di Drudi è che "sopratutto a livello internazionale, vengano prese tutte le misure adeguate a tutela della democrazia, dell'autonomia e della stabilità dei Paesi dove persistono questi conflitti, ma che ci siano anche tanto buon senso e massima attenzione a sostenere le relazioni economiche e commerciali avviate dalle nostre imprese".

A proposito della Tunisia, il fatturato complessivo registrato, nel corso del 2014, dalle imprese pesaresi ha superato di poco i 10,5 milioni di euro: l’incremento, rispetto all’anno precedente è stato del 7,3%, con una crescita di poco più di 713 mila euro in valore assoluto. Il comparto di riferimento è quello dei metalli di base e dei prodotti in metallo (3,4 mln., con un incremento sul 2013 dell’88,4%); sostanzialmente stabili le forniture di macchinari e apparecchi (2,3 mln, -7,5%), mentre va registrato un crollo dei prodotti agro-alimentari (1,1 mln., con una perdita secca anno su anno di quasi 2 mln., pari al -62,6%). Quanto al capitolo mobili, il fatturato dello scorso anno ha superato quota 1 milione di euro, partendo dai 177mila euro del 2013 (+473,6). I dati Istat sono stati elaborati oggi dal centro studi di Aspin 2000.

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