Per ARTE & SALUTE “Identità valoriali” Sabato 5 Settembre 2020 - h. 21.15 (ingresso gratuito) nel Salone delle Esposizioni della Rocca Malatestiana di Fano sarà sul palco la cantautrice
PAMELA GUGLIELMETTI, candidata al Premio Tenco 2020,
La cantante milanese proporrà “Frammenti viaggio musicale verso la cura e la guarigione” concerto/recital con Filippo Pampararo (chitarra), Edoarto Berta (violino). Introdurrà il concerto/incontro il dott. Pier Paolo Inserra, esperto di pianificazione sociale e di progettazione partecipata, ricercatore e formatore, che affronterà le tematiche proposte dalla cantautrice.
L’iniziativa è in collaborazione con Libera.mente e Casa Godio ed organizzata da RTI Fano Rocca Malatestiana , Comune di Fano, Assessorato alla Cultura, con il sostegno di Regione Marche, Fondazione Cassa di Risparmio e Aset spa.
Il recente lavoro discografico di Pamela Gugliemetti è stato anche candidato alla partecipazione al prestigioso Premio Nazionale Bianca D’Aponte, premio per cantautrici italiane.
Il progetto rappresenta una sorta di filo rosso che indaga i temi più cari dell’esistenza umana: un percorso di crescita, mai uguale per ciascuno ma innegabilmente universale, con esperienze umane che segnano, quel “marchio”, quella ferita, non sono che l’inizio di una meravigliosa opportunità per guarire e ritrovare sé stessi, con onestà e fiducia.
E' attrice, coreografa, regista, scrittrice e cantautrice. Il suo primo album: "L'eco dei mondi perduti" è un richiamo scritto sulla sabbia. Le canzoni affrontano il tema della "Speranza che sappia resistere alla furia delle onde e di questo tempo malato".
DICHIARAZIONE DI PAMELA:
“Ho deciso di giocare una partita a piedi nudi,senza alcuna copertura discografica, senza alcun santo in Paradiso, sfoderando testi che si agganciano al cantautorato e ai tempi in cui non era ancora inquinato. Un rischio non da poco. Con Il Viaggio sfido i benpensanti, il mercato e i luoghi comuni, rimettendomi in piedi e scoprendo
pezzi di te che non conoscevo, che non hanno maschere. E solo guardando a sé stessi con onestà che si arriva a muoversi con autenticità. E solo nei momenti difficili che ci si incontra davvero, attraverso le proprie fragilità. Se si ha il coraggio di osservarle, stare in quel dolore, benedirlo per quel che ti sta mostrando, si scoprono cose di sé stessi davvero inaspettate.” (p.g)
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